Viticoltura

Bassa produzione per ceppo, alta qualità

Gli impianti realizzati negli ultimi 10 anni nella zona di produzione del Morellino di Scansano sono stati realizzati con l’obiettivo primario di elevare la qualità del prodotto, tenendo bassa la produzione per ceppo. Di conseguenza si sono adottati sesti stretti, da 2.50×0.80 m. a 2.00×0.80, o in altri casi 2.30x.60, con densità fra 5.000 e oltre 7.000 ceppi per ettaro.
In passato la maggior parte dei vigneti veniva impiantata con sesti abbastanza ampi, intorno a m 3.00×1.50 o 3.00×1.00 ed una densità di impianto fra 2.000 e 3.000 ceppi per ettaro.

 

La forma di allevamento più comune è a spalliera e la potatura, che in alcuni vecchi impianti era ancora a capovolto semplice o doppio, si sta sempre più orientando verso il cordone speronato potato corto con un basso carico di gemme a pianta e ad ettaro.

 

I nuovi vigneti sono realizzati con “capezzagne”, viottole di servizio abbastanza ampie per favorire la meccanizzazione, per quanto possibile, nelle varie fasi produttive.

 

Il sistema di vinificazione del Morellino di Scansano è quello tradizionale della zona. Esso è facilitato dal fatto che, per il benefico effetto dell’esposizione dei vigneti, della natura dei terreni e del clima, particolarmente secco e ventilato durante la fase di maturazione, le uve generalmente risultano molto sane ed indenni da attacchi crittogamici o parassitari.

 

La vendemmia solitamente inizia in prossimità dei primi di settembre per terminare nella prima decade di ottobre.

Gli impianti realizzati negli ultimi 10 anni nella zona di produzione del Morellino di Scansano sono stati realizzati con l’obiettivo primario di elevare la qualità del prodotto, tenendo bassa la produzione per ceppo.
Di conseguenza si sono adottati sesti stretti, da 2.50×0.80 m. a 2.00×0.80, o in altri casi 2.30x.60, con densità fra 5.000 e oltre 7.000 ceppi per ettaro.

In passato la maggior parte dei vigneti veniva impiantata con sesti abbastanza ampi, intorno a m 3.00×1.50 o 3.00×1.00 ed una densità di impianto fra 2.000 e 3.000 ceppi per ettaro.

La forma di allevamento più comune è a spalliera e la potatura, che in alcuni vecchi impianti era ancora a capovolto semplice o doppio, si sta sempre più orientando verso il cordone speronato potato corto con un basso carico di gemme a pianta e ad ettaro.

I nuovi vigneti sono realizzati con “capezzagne”, viottole di servizio abbastanza ampie per favorire la meccanizzazione, per quanto possibile, nelle varie fasi produttive.

 

Il sistema di vinificazione del Morellino di Scansano è quello tradizionale della zona. Esso è facilitato dal fatto che, per il benefico effetto dell’esposizione dei vigneti, della natura dei terreni e del clima, particolarmente secco e ventilato durante la fase di maturazione, le uve generalmente risultano molto sane ed indenni da attacchi crittogamici o parassitari.

 

La vendemmia solitamente inizia in prossimità dei primi di settembre per terminare nella prima decade di ottobre.